E la quotidianità invase il giorno, lo prese e
lo portò lontano, lontano da ciò che erano incapaci di dire, dai pensieri che
mai più sarebbero divenuti parole, lontano, a scansare incontri, a cancellare
abbracci, lontano verso una notte di monotonia e frasi consumate, convenienze e
momenti uguali a se stessi nella profonda paura di perdersi per mai più
ritrovarsi, nella incontenibile consapevolezza di sfamare un sentimento ormai
confuso con le ombre del passato, già passato ma fantasma nel presente,
guerriero che minaccia il futuro.
Avevo bisogno di un posto tutto mio,un cassetto anonimo dove poter scrivere le mie storie, far esplodere le mie metafore, trasformare i miei pensieri...senza se e senza ma, senza censure. Calvino docet, il sentiero è dedicato a lui...sulla strada che mi farà ritrovare. Voglio riscoprire la persona che ero prima di inaridirmi, prima di perdere la mia autostima. E lo farò nella completa solitudine. Tutte le immagini del blog sono tratte dal web.
Ciao Simona, ti leggo con piacere.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Elena
Grazie Elena. Ho riaperto questo blog oggi e...a scriverci:)
Elimina