sabato 8 giugno 2013

Lacrime di pioggia

“E che ci sto a fare io!”
Non pronunciare queste parole se poi, quando è il tuo turno, non sai ascoltarle.

Era l’ennesima giornata di sole, va bene il sole, va bene il caldo e va bene non lamentarsi con il rischio poi di farsi dei nemici, ma lui? Ditemi ora lui che fine avrebbe fatto. 
Se ne stava pensieroso a rimpiangere i tempi degli acquazzoni, sentiva addirittura il suono dell’acqua scendergli sopra. Gelida era magnifica, ma anche tiepida poteva andare. 
Giù. Pioveva a catinelle da un cielo arrabbiato senza soluzioni, senza compromessi. Guardava attraverso un vetro mentre forte scorrevano i pensieri che lo portavano indietro nel tempo ...
Guarda che piove! Va bene mamma, prendo l’ombrello.
Che cielo scuro...sta per piovere. Hai portato l’ombrello?
Porca miseria! Guarda come la butta ... e ho lasciato l’ombrello in macchina!
Poesia per le sue orecchie!



Ora, confuso tra fiori e colori, non sapeva quale sarebbe stata la sua sorte, o meglio, lo sapeva ma non ci voleva pensare. Non voleva più aspettare che qualcuno avesse bisogno di lui, che la pioggia tornasse per essere di nuovo utile.
Piccolo, o creduto tale, spesso qualcuno non lo prendeva in considerazione, magari lo dimenticava in qualche posto perché non ricordava di averlo con sé, perché era scontato, perché non gli dava troppa importanza o magari perché preferiva un raffreddore a lui.
Non ci pensò due volte, stretto nel suo abito blu con la cinta in vita, aspettò il momento giusto e scappò via. Non pensò a chi lasciava, a chi l’avrebbe cercato sotto nuvole passeggere.
La pioggia li avrebbe bagnati, il sole subito asciugati.
Pensò solo a se stesso, pensò di andare dove mai nessuno si fosse scordato di lui, neanche per una stagione.
Ombrello andò verso la pioggia, prese la via che andava lontano, dall’altra parte del qui, oltre il tempo.
Ombrello desiderava solo la pioggia.
Troppo tardi pensò che la mano amica che lo stringeva non poteva essere altrove.
Troppo tardi pensò che non bisogna aspettare la pioggia e che un ombrello si apre anche per ripararci dal sole.


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