Dovrei
chiedere scusa a me stessa per aver creduto di non essere abbastanza
Alda
Merini
Perché ormai non mi specchio più.
Meglio. Mi odio a memoria.
È difficile, costa fatica
odiarsi, ma spesso è l’unica via e non vedi altro.
I ricordi si mescolano, i belli
suscitano dubbi, i brutti diventano incubi.
I ricordi si allontanano dalla
realtà e sei impotente al loro viaggio.
Perché
ormai non mi specchio più. Meglio. Mi odio a memoria.
Mi annulla non poter chiedere
perdono o non poter perdonare.
Le notti sono infinite, popolate
da incubi neri che ti svegliano improvvisamente.
La stessa melodia abbandonata nel
lettore ti annuncia il mattino,
è lì da ieri, dal mese scorso,
dall’anno scorso, da prima…
ripete la stessa canzone.
Perché
ormai non mi specchio più. Meglio. Mi odio a memoria.
Non meritare.
Non meriti.
Non merito.
Non sono all’altezza.
Sono una cosa.
Sono muta, sorda, non cammino …
penso.
Penso solo, sola, solamente, solo
nella mente. Mente. Mento. Ho mentito.
Ho mentito per difesa, ma nessuno
lo saprà mai.
Sono incapace di tutto.
Sono un’approfittatrice.
Perché
ormai non mi specchio più. Meglio. Mi odio a memoria.
Non ho nome.
Il mio nome è “ao”.
Ribattezzata da un incomodo terzo
… ma chi sei?
Mi posso umiliare e prendere a
calci.
Nessun grido sarà suono, nessuna
richiesta sarà parola.
Nessun valore.
Niente.
Il nulla.
Perché
ormai non mi specchio più. Meglio. Mi odio a memoria.
Indegna di conforto, ha vinto la
rabbia.
La rabbia ha sposato le bugie ed
è nato l’orgoglio,
meglio sarebbe stato un ventre
arido,
arido come l’animo
incapace ormai di sentire oltre.
Perché
ormai non mi specchio più. Meglio. Mi odio a memoria.
Lontano.
Andate lontano.
Fuggite dal contagio del vuoto.
Niente.
Mi hanno detto che sono niente.
Mi hanno detto che sono
immondizia.
Mi hanno fuggito.
Non merito perché.
Non merito mi dispiace.
Non merito un ci sarò.
Merito solo illusioni.
“Tu sei il nulla”.
Avete ragione.
Mentre dalla stanza accanto
gridavano aiuto.
Perché
ormai non mi specchio più. Meglio. Mi odio a memoria.
Infinite.
Infinite potrebbero essere le
parole.
Il concetto è chiaro:
niente abita più qui
perché vi abita il niente.
Perché
ormai
non
mi
specchio
più.
Meglio.
Mi
odio
..
a memoria.
Oggi tutto
mi pare valicato
oggi il mio cuore
non è altro
che un battito di nostalgia.
oggi il mio cuore
non è altro
che un battito di nostalgia.
G. Ungaretti
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