sabato 26 luglio 2014

Nessuna traccia



In tutta sincerità, mi sforzo di prendere la faccenda allegramente, anche se, a dispetto delle mie proteste, la maggior parte delle persone trova difficile credermi. Per favore, fidati di me. Posso davvero essere allegra. Posso essere amabile. Affettuosa. Affabile. E queste sono solo parole che cominciano per A. 

Non chiedermi però di essere bella: essere bella non è da me.

Markus Zusak, Storia di una ladra di libri





Montagne, castelli, 

parole, racconti, 

confidenze,

emozioni, affetto, legàmi

sangue, sorrisi,

lacrime, abbracci,

musica …

Niente di me,

il vuoto.

L’ho imparato.

Grazie.


Nessun ricordo

una stanca parete riposerà

un cassetto in più

una stanza vedrà il sole.

Niente tracce dietro me.

L’ho capito.

Grazie.



Orme in cui affondare la tua ignoranza,

sogni di gloria,

manie di protagonismo,

l’alchimia che sconfigge il dolore,

il silenzio,

Oblio dietro me.


Linea bianca su un foglio bianco,

punto nero che si perde nella notte.

Non fa la differenza.


Dimentica, è facile

cancella, è facile.


Vai lontano, meglio,

qui non si vende nulla.

Un mercante mi ha detto 

che nessuno mi comprerà 

se non per dispetto o malaugurio.

Per due soldi mi comprerà.

Per malaugurio, condanna, vendetta,

per rancore, rabbia, cattiveria.

Ma nessuno lo farà,

non lo permetterò,

qui non c’è più posto,

né doni per sorridere.


Guardo dietro, cado.

Ho capito,

niente posso lasciare

solo inutilità,

grazie.

L’ennesimo.





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