domenica 5 ottobre 2014

I cinque pensieri positivi





Non amo le catene sui social, i giochini di parole che ti costringono a scrivere cose senza senso, ma  la scorsa settimana un’amica mi ha proposto di scrivere per cinque giorni tre pensieri positivi.

Doppio problema: avere tre pensieri positivi al giorno e proporre ad altri di scriverne … una catena di pensieri positivi.

Da tempo non ho pensieri positivi, da tempo forse non li riconosco, non riesco a distinguerli dagli schiaffi presi.

Perché deve essere così difficile sorridere?

Ho scritto fino al terzo giorno, poi non ho avuto più niente da donare. 

Alcune delle persone alle quali avevo proposto il “gioco” hanno fatto una cosa inaspettata, forse dettata dal fatto di non voler continuare la catena, ma tant’è, hanno dedicato a me i loro pensieri, un regalo gradito, un dono non meritato.

Hanno scritto delle frasi bellissime, magari ci hanno preso gusto, io le ringrazio di cuore e, seguendo il loro esempio, concludo il mio impegno.


Giorno 1

1 - Suonare la Danza degli spiriti beati di Gluck

l’ho suonata tantissime volte e ogni volta con grande emozione, l’ultima esecuzione è quella che ricordo con particolare affetto, era ad un concerto e tra il pubblico c’era una persona a me molto cara alla quale piacque particolarmente;



2 - Avere e completare un'idea in due

capita raramente di trovare una persona con la quale si è in sintonia, mi è capitato due volte nella vita e la sensazione di “pensare insieme” ti travolge tanto che non riconosci più il tuo pensiero, completamente fuso con quello dell’altro, ti toglie il fiato;



3 - Il momento in cui ti accorgi di aver imparato dai tuoi studenti

mi piace molto imparare dai miei studenti, talvolta le soluzioni solo lì a portata di mano, ma non ci arrivi, manca un pensiero pulito o ripulito da sovrastrutture che ti fanno perdere in un mare infinito di idee, capita anche che le mie lezioni prendano altre strade e quando accade ringrazio quei poveracci dei mie studenti;



Giorno 2

1 - Ridere senza motivo

mi piace ridere, anche se molti sostengono che io sia una tipa seria o peggio che li rattristi, o peggio ancora che li derida … questo mi rende triste, ma ridere senza motivo senza riuscire a fermarsi è la quinta essenza della pulita demenza, ti svuota e ti fa volare l’anima, mi è capitato poche volte, con mia sorella e con una persona che considero tale … affinità, basta guardarsi negli occhi e ridere  come sceme;



2 - Sentire l'odore di un campo appena arato
vita, questa è vita, un immenso campo pronto ad ospitarne, il profumo della terra fresca che viene in superficie e guarda il sole prima di accogliere i semi;



3 - Tuo padre che ti dice "brava"

mio padre era di poche parole, molte domandavano, molte altre dicevano di fare di più, poche parlavano di complimenti … questi vivevano negli occhi e nei pensieri, quindi un “brava” sonoro e deciso era bellissimo;



Giorno 3

1 - suonare della musica che hai ordinato in America due mesi fa

mi piace assaporare la fine di un progetto soprattutto perché coincide con l’inizio di un altro, non potrete mai immaginare l’emozione che prova un musicista di fronte a dei pentagrammi freschi freschi da suonare, ti manca il fiato e hai la sensazione che finché non riuscirai a mettere le mani sullo strumento per suonare quelle nuove parti ti sentirai incompleto … così ho fatto quel giorno: ho suonato;



2 - guardare gli occhi di una persona che non si aspettava di vederti riempirsi di lacrime

se avete dato uno sguardo ai miei testi non si può proprio dire che io sia una persona piena di autostima … anzi, una volta mi è capitato quello che ho scritto: un incontro casuale, un incontro gradito, ho sentito il cuore riempirmisi di gioia e … ho visto la mia amica commuoversi per avermi incontrato, lei per me preziosa anch’io mi sono sentita tale;



3 - abbracciare mia madre

io e gli abbracci facciamo a cazzotti, come frase è particolarmente antitetica, ma rende l’idea, ma la mia mamma nel giorno 3 aveva bisogno di un abbraccio  o forse ne avevo bisogno io, anche se poi mi ha chiesto Che favore ti serve? … ovviamente sorrideva;

Ora dovrei scrivere i due giorni che non ho scritto, ben sei pensieri positivi … troppi, ma ci provo

Giorno 4
1- il messaggio di un’amica

ho scritto un messaggio ad un’amica, non la sentivo da molto ma per un giorno particolare ho voluto augurarle tanta felicità, la sua risposta è stata molto gradita, le sue parole mi hanno scaldato il cuore;

2- un’alunna che mi chiama “la prof innamorata della storia”

l’alunna non ama particolarmente la storia, ovviamente lo ha dichiarato lei il primo giorno di scuola e io ho fatto la scommessa di fargliela piacere, ma mi fa ridere questa idea che ha di me, chissà come finirà? non importa, si ricorderà di me nel bene e nel male e magari diventerà una scienziata;

3- preparare e svolgere una lezione in classe in due

l’ho fatto solo una volta e vorrei riprovare, trovare un’intesa tra docenti non è mai semplice, ricordo con molto affetto quella lezione divisa in due, ricordo che i ragazzi furono talmente attenti da commuovermi

Giorno 5
1- il canto dei grilli

è il momento delle giornate estive che più mi piace, un canto che si leva dal silenzio di una fresca sera d’estate, quando il mondo sembra riposare, stanco del caldo che finalmente concede quiete, il momento giusto per le confidenze, troppo smielato? è l’unico pensiero smielato che mi sono concessa e ve lo tenete ;-)

2- ascoltare l’adagietto della quinta sinfonia di Mahler

molte persone fanno considerazioni non proprio carine su chi è innamorato di questo pezzo, ma a noi non importa e lo ascoltiamo a oltranza, è meraviglioso, una melodia che non ha mai fine, che si rigenera ogni volta con una tale delicatezza e insieme potenza da prosciugare l’aria intorno a te, trattieni il respiro per paura di spezzare l’incanto, di rompere quelle frasi che sembrano così delicate, sottili e che in realtà si lanciano in un vuoto sicuro;

3- siamo alla fine dei cinque giorni … alla fine dei miei pensieri positivi, con la promessa che ne cercherò degli altri
per voi e solo per chi passerà di qua l’ultimo pensiero positivo del quinto giorno:

chiacchierare con la mia migliore amica, cosa che non faccio più da due anni.

Vi saluto, se siete arrivati fin qui sarete ormai stanchi di leggermi, quindi me ne ritorno nel mio discreto angolino aspettando il prossimo pensiero.

Simo
Madf




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