mercoledì 27 marzo 2013

Cambiare


ho trovato un angolo, era nascosto, ma c'era; pieno di polvere e ragnatele .... l'ho pulito e c'ho piantato una bandiera

Aveva deciso di mettere un punto. Un gran bel punto, di quelli che ci ripassi la penna sopra finché l'inchiostro non formi una enorme macchia o un buco nel foglio. Un punto deciso, forte. Dopo un punto si va a capo, così la maestra le aveva insegnato e sempre ripetuto quando nei suoi testi di bambina sbagliava a usare la punteggiatura. 

Se cambi discorso e vuoi inserire una pausa forte, lunga, un lungo respiro, allora metti il punto e vai a capo, inizia poi un nuovo discorso

cambiare...pausa...punto...a capo.....................nuovo


Per mettere un punto avrebbe dovuto chiudere un "discorso" precedente, non era sicura di averlo fatto, un discorso ha lunghe e intricate fila...il tempo gioca a tesserle e annodarle, troppi i discorsi, troppi i fili e i nodi...ecco perché si dice dare un taglio netto al passato! cavolo! non ci aveva mai pensato...taglio...già aveva più paura di quel punto deciso.

Voleva però andare a capo, ricominciare, troppe volte le avevano detto che era brava a gettare la spugna...non la conoscevano, questo pensava, gli altri non la conoscevano, faceva sempre di tutto per superare il suo limite, sprofondava letteralmente nei suoi progetti e la sua mania di perfezionismo le divorava lo stomaco, una morsa che ti accalappia il ventre mentre cammini su un filo...gran brutta sensazione. No, andare a capo sarebbe stato facile, ricominciare.

Una pausa? quanto dura una pausa? ricordava, da antiche reminiscenze, che in musica la pausa ha lo stesso valore delle note e insieme creano armonia, una composizione di giuste proporzioni dove nulla eccede e nulla manca...allora una pausa nella sua vita era più che legittima! sì, nulla poteva eccedere, nulla mancare, una pausa avrebbe avuto il valore di un pezzettino di vita e creato l'armonia di un'esistenza. Sapeva tanto di giustificazione. Era stata sempre brava a giustificarsi, la sua faccetta tranquilla e affidabile le dava man forte e le riusciva bene, tanto che non sapeva più neanche lei quale fosse la verità..........no, non diceva bugie, le odiava, da sempre, ma creava solo scuse, sfogo di razionali pensieri e rimugina-menti che usava per convincere se stessa  a fare o non fare.

Ma quanto sarebbe dovuta durare questa pausa? Dato che andava bene, quanto avrebbe voluto...forse.

Cominciava a rifletterci su...

Poi...sarebbe stato possibile tornare indietro?

Sarebbe stata disposta a tagliare di netto?  non avrebbe potuto ricucire questo taglio, un taglio con la sua vita 1 per passare alla sua vita 2...

Quanto di oggi era il suo ieri?

quante domande, poche risposte o forse risposte che facevano paura... 
era pronta davvero a cambiare?

no
c'era qualcosa che non era disposta a cancellare 

si rendeva conto che stava cercando qualcosa, qualcuno e non lo avrebbe trovato davanti, domani, se non avesse rovistato nel passato

la sua voglia di mettere un punto nasceva dalla voglia di ritrovarsi, riscoprire quella che aveva dimenticato in un angolo buio del passato
ma quando si era persa? non lo sapeva più

decise che l'unico modo era riscoprirsi, scovare quell'angolo perduto e ritrovarsi, farlo suo, accogliente, rassicurante e accomodarcisi ogni volta che aveva dei dubbi, lì, l'altra sé l'avrebbe aiutata a cambiare per restare la stessa

decise che un punto e virgola sarebbe stato più che sufficiente.

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