E la quotidianità invase il giorno, lo prese e
lo portò lontano, lontano da ciò che erano incapaci di dire, dai pensieri che
mai più sarebbero divenuti parole, lontano, a scansare incontri, a cancellare
abbracci, lontano verso una notte di monotonia e frasi consumate, convenienze e
momenti uguali a se stessi nella profonda paura di perdersi per mai più
ritrovarsi, nella incontenibile consapevolezza di sfamare un sentimento ormai
confuso con le ombre del passato, già passato ma fantasma nel presente,
guerriero che minaccia il futuro.
Ciao Simona, ti leggo con piacere.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Elena
Grazie Elena. Ho riaperto questo blog oggi e...a scriverci:)
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